Madreterra "Matriterra" in siciliano è l'inno ufficiale della Regione
Siciliana.
La Sicilia è la prima fra tutte le
regioni ad averlo e la scelta si inserisce nel solco di una tradizione
cominciata con l'autonomia.
L'adozione di un inno ha
essenzialmente un valore politico e simbolico in quanto esprime simbolicamente
l'unità di un popolo raccolto attorno a una bandiera e manifesta
l'individualità e il sentimento di unione dei cittadini.
L'inno è stato composto dal maestro
Vincenzo Spampinato, cantautore nato il 4 dicembre del 1953 a Catania, in
virtù dell'art. 35 della legge regionale n. 21 del 10 dicembre 2001 che
disponeva l'assegnazione dell'incarico di composizione dell'inno ufficiale
regionale a un compositore siciliano iscritto da almeno dieci anni
alla SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori è
un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e
all'esercizio dell'intermediazione del diritto d'autore in Italia, in
forma di società di gestione collettiva senza scopo di lucro.
L'inno siciliano "Madreterra" è
stato eseguito in pubblico per la prima volta al teatro antico di Taormina
lasciando in visibilio i presenti il 14 giugno 2003 dall'orchestra
sinfonica siciliana e dal coro Musa 2000.
Sei il sorriso che fa ritornare
sei la Montagna di
cui senti il cuore
con l’universo non ti
cambierei!
Madreterra di Uomini
e Dei
Sei tu l’inverno che
riesce a scaldare
l’estate antica che
fa innamorare
sei la cometa che io
seguirei
Madreterra di Uomini
e Dei
Sicilia terra mia
triangolo di luce al mondo
Sicilia terra mia un
sole onesto che non ha tramonto!
Sicilia sei così…. il
paradiso è qui!
Tra le tue braccia è
nata la Storia
Sulla tua bocca
“Fratelli d’Italia”!
e per difenderti io
morirei
madreterra di Uomini
e Dei
Sicilia terra mia
triangolo di pace per il mondo
Sicilia terra mia
“rosa aulentissima” nel tempo
Sicilia terra mia
bandiera liberata in mezzo al vento
Sicilia sei così… il
paradiso è qui!
Senza dubbio l'inno
"Madreterra" è un pezzo straordinario nella quale tutti i siciliani
si rispecchiano, che porta però con sé l'incomprensibile scelta di un testo in
italiano proprio per questa ragione alcuni anni dopo venne fuori una splendida
versione in lingua siciliana a cura della poetessa Lina la Mattina con
adattamento musicale e voce di Carlo Mangano.
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